zero
s. m. (mat.) numero cardinale, rappresentato da 0 nella numerazione araba, che esprime un insieme di nessuna unità (insieme vuoto).
av. 1374
[DELIN e GRADIT 1491, GRADITe e Zingarelli17 1427]
- Paolo Dagomari (Paolo dell'Abbaco),
Regoluzze, av. 1374 (fior.): "Se vuoli multiplicare numeri c'abbiano zeri, multiplica le loro figure e ponvi tutti quegli zeri dinanzi".
- Francesco di Bartolo da Buti,
Commento al Purgatorio, 1385-95 (pis.): "E nota che questo giuoco si chiama zara per li punti diventati che sono in tre dadi da sette in giù e da quattordici in su; e però quando vegnano quelli punti, diceno li giocatori: Zara; quasi dica: Nulla, come zero nell'Abbaco...".
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Scheda di redazione - TLIO - 07/04/2024