weltschmerz

s. m. inv. vc. ted. (filos) dolore universale, visto come perpetuamente e indissolubilmente connesso con il destino umano.
1900 [GRADITe 1961]
- Alessandro Chiappelli, Leggendo e meditando. Pagine critiche di arte, letteratura e scienza sociale, Roma, Soc. ed. Dante Alighieri, 1900, p. 59: "Ma l’elemento raziocinativo nell’avanzare della sua coscienza prende nel Leopardi poi così larga parte, che ben si distingue d’altronde dal pessimismo sentimentale di Werther o del Byron, il poeta del Weltschmerz".
Cfr. L. Matt, Lettera W (parziale: WE-WH), in "AVSI", vol. II, 2019, p. 135
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AVSI - Archivio per il Vocabolario Storico Italiano - 16/01/2021