Cfr. Sanzio Balducci, Retrodatazioni lessicali italiane, Alessandria, Edizioni dell'Orso, 2002. Balducci cita da Margherita G. Sarfatti, Dux, Milano, Mondadori, 1926, p. 233: "'Vivi pericolosamente', la parola di Federigo Nietzsche, egli propose più tardi, in un tragico momento di governo, nell'agosto del '24, quale motto esemplare a se stesso e al fascismo". Il motto è tratto da un discorso di Mussolini al Gran Consiglio del Fascismo il 2 agosto 1924, pubblicato il giorno seguente sul "Popolo d'Italia" (Il comandamento del Duce: - "Vivere pericolosamente per la difesa della Patria e del Fascismo!"; Il discorso del Presidente) e citato anche in alcuni appunti coevi del Duce. Cfr. Renzo De Felice, Mussolini il fascista. La conquista del potere, 1921-1925, Torino, Einaudi, 1995, pag. 787. Fu dal Duce più volte ripreso, come nel discorso del 7 aprile 1926, all'insediamento del nuovo Direttorio fascista. La frase è di ispirazione nietzschiana: cfr. La gaia scienza, IV, 283 (Gefährlich leben).