- Giuseppe ROVANI,
Cento anni, 1868-69, libro I: "una divinità [...] prese così male la sua misura, che si precipitò nell'orchestra, dove ruppe sei istromenti, disordinò quindici parrucche, gettò a terra il violino di spalla, cui poco mancò che uccidesse invece di fracassare sè stessa". Cfr. Biasci 2012.