uscir di capo
loc. verb. dimenticare.
1480
[GDLI 1554 (Bandello)]
- Angelo Poliziano,
La favola di Orfeo, 1480, v. 42: "Se tu pigli, Aristeo, suo dure legge, / e' t'uscirĂ del capo e sciami et orti".
Cfr. Davide Puccini, Nuove retrodatazioni quattrocentesche, in "Lingua nostra", vol. LXXII, fasc. 3-4, 2011, pp. 80-83.
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Scheda di redazione - 26/03/2024