trifolato
agg. detto di vivanda tagliata a fettine sottili e condita con olio, prezzemolo, aglio.
1883
[DELIN 1908 (Panzini)]
- Vittorio IMBRIANI,
Dio ne scampi dagli Orsenigo, 1883, cap. XII: "Un'altra fiata, il Salmojraghi, che, quella mattina, non aveva ancora fiatato, scompartendo gli sguardi, fra il tondo, carico di rognoni trifolati al madera, e la Perseveranza, cominciĆ², ad alta voce".
Cfr. G. Biasci, Nuove retrodatazioni da testi letterari otto-novecenteschi, Roma, Aracne, 2012.
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Scheda di redazione - UniUPO - 16/07/2020