toilette
s. f. (vc. fr.) abito, acconciatura, spec. elegante.
1874
[DELIN 1933 (P. Monelli)]
- Nada [trad. dall'inglese],
Graçiosa. Novella, in "L'illustrazione popolare", 26 aprile 1874, p. 403: "Quando entrai nella sala, Graciosa era in toilette da società , bianco e rosso fuoco suoi colori favoriti".
- Dirce Marella,
Clan, in "Le grandi firme", a. VI, 16 novembre 1927, p. 8: "Alcuni bei nomi romani sono convenuti nel salotto di una bella dama (nota nel gran mondo per le toilettes che si mette e per quelle che si toglie) ad assistere ad alcune sedute spiritiche".
Cfr. Sanzio Balducci, Retrodatazioni lessicali italiane, Alessandria, Edizioni dell'Orso, 2002.
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Scheda di redazione - 22/02/2021