superumano

agg, che trascende i limiti e le possibilità dell'uomo.
1897 [GRADIT 1898 (M. Morasso)]
- Paolo MANTEGAZZA, L'anno 3000, 1897, cap. XI: "Fu una vera epidemia di prerafaellismo, di superumano, che travolse anche ingegni altissimi e potenti, come fu quello d'un abruzzese, certo Gabriele D'Annunzio".
Cfr. G. Biasci, Nuove retrodatazioni da testi letterari otto-novecenteschi, Roma, Aracne, 2012.
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Scheda di redazione - UniUPO - 16/09/2020