- Bono Giamboni, Storie contra i Pagani di Paolo Orosio volgarizzate, av. 1292 (fior.): "Mario dipo' la sceverata de' nemici mosse il campo, e pigliò uno colle, che soprastava all'oste e al fiume, ove i nemici s' erano posti".

- DANTE Alighieri, Commedia, Par. c. 30.112, av. 1321 (fior.): "E come clivo in acqua di suo imo / si specchia, quasi per vedersi addorno, / quando è nel verde e ne' fioretti opimo, / sì, soprastando al lume intorno intorno, / vidi specchiarsi in più di mille soglie / quanto di noi là sù fatto ha ritorno".

- Leggenda di messer Gianni di Procida, 1282-99 (tosc.): "Allora disse mess. Gianni: «Ben mi piace: or tosto sia fatto quello ch' io domando, che non vorrei soprastare, nè connoscere persona che mi connosca». E fu pesato l' oro, e messo in mare".

- DANTE Alighieri, Rime, av. 1321 (fior.): "Io Dante a te, che m'hai cosí chiamato, / rispondo brieve con poco pensare, / però che più non posso soprastare, / tanto m'ha 'l tuo pensier forte affannato".

- Reggimento de' principi di Egidio Romano, 1288 (sen.): "L'uno si è quando le castella sono maggiori che le mura; allora quellino che soprastanno possono gittare pietre e lance ed altre somigliante cose per tener lor danno".

- DANTE Alighieri, Commedia, Inf. c. 18.111, av. 1321 (fior.): "Lo fondo è cupo sì, che non ci basta / loco a veder sanza montare al dosso / de l'arco, ove lo scoglio più sovrasta. / Quivi venimmo; e quindi giù nel fosso / vidi gente attuffata in uno sterco / che da li uman privadi parea mosso".