simil-dialettale
agg. (ling.) che ha caratteristiche simili al dialetto.
1989
- Gianfranco Contini,
Quarant'anni d'amicizia. Scritti su Carlo Emilio Gadda (1934-1988), Torino, Einaudi, 1989, p. 85: "la prosa di G. era lontana da tutte le altre, sprovvista di 'grado zero' o disposta ad abbandonarlo sùbito per una carica di espressività abnorme, torta in tutte le direzioni, arcaica simil-dialettale, metaforica".
- Salvatore Lupo,
Il caso Camilleri. Letteratura e storia, Palermo, Sellerio, 2004, p. 174: "Ecco allora come le forme simildialettali, per via del loro carattere di marcatezza, divengono specole aperte sulla fonte profonda della lingua del romanzo".
- Franco Vecchi,
Assassinio in laboratorio, Milano, Hoepli, 2016: "Accortosi dell'intervento simil dialettale, prima tradusse l'epiteto in colorito italiano, poi rispose alla domanda".
Cfr. P. D'Achille, Parole nuove e datate. Studi su neologismi, forestierismi, dialettismi, Firenze, Cesati Editore, 2012. L'autore registra e data alcuni derivati della voce dialetto, finora assenti dalla lessicografia.
---
Paolo D'Achille - UniRoma3 e Accademia della Crusca - 09/02/2023