sfitta
s. f. fitta di dolore.
1888
[GRADIT 1906]
- Achille Giovanni CAGNA,
Alpinisti ciabattoni, 1888, Aure fresche, e mal di denti: "Martina frolla, stremenzita, stava a sentirsi le sfitte delle ganascie, e Gaudenzio sospirava più che mai il suo bel seggiolone lasciato laggiù nel suo botteguccio tiepido".
Cfr. G. Biasci, Nuove retrodatazioni da testi letterari otto-novecenteschi, Roma, Aracne, 2012.
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Scheda di redazione - UniUPO - 09/07/2020