sfascio

s. m. gran quantitĂ .
1734 [GRADITe av. 1742]
- Giovanni Battista Fagiuoli, Rime piacevoli, parte sesta, in Lucca, per Salvatore e Gian-Domen. Marescandoli, 1734, p. 218: "Alla guerra m'invita, ed uno sfascio / Fa di grandezza".
Cfr. Sanzio Balducci, Retrodatazioni lessicali italiane, Alessandria, Edizioni dell'Orso, 2002. Balducci cita da Alfonso Cerquetti, Studj lessicografici e filologici, Forlì. F. Marinelli editore, 1868, s.v.: "Sfascio. Copia, Abondanza. Manca.".
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Scheda di redazione - 23/02/2021