selvaggio
s. m. chi vive in società primitive.
1787
[DELIN 1835 (M. Delfico)]
- Lorenzo Hervás y Panduro,
Saggio pratico delle lingue con prolegomeni, e una raccolta di orazioni dominicali in più di trecento lingue, e dialetti, in cui si dimostra l'infusione del primo idioma dell'uman genere, e la confusione delle lingue in esso poi succeduta [...], Cesena, per Gregorio Biasini all'Insegna di Pallade, 1787, p. 55: "Mi spiegassero il carattere artifizioso delle lingue, che aveano imparato per pratica co' Selvaggi".
Cfr. Sanzio Balducci, Retrodatazioni lessicali italiane, Alessandria, Edizioni dell'Orso, 2002.
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Scheda di redazione - 12/01/2022