sberrettata
s. f. saluto fatto togliendosi il berretto.
av. 1504
[GRADIT av. 1553]
- P. Collenuccio,
Filotimo, av. 1504: "Berretta: - Per questo solo adunque, che 'l porta l'oro, gli fai tante sberrettate?".
- Francesco Berni,
Rime, av. 1535: "Guardate un prete, quando va per banchi, / che sberettate egli ha da ogni canto, / quanta gente gli è sempre intorno a’ fianchi".
- Alessandro Piccolomini,
L'amor costante, 1536: "Oh che bella sberrettata! oh che sfoggiato inchino!".
Cfr. Luigi Matt, Sulle prime attestazioni dei vocaboli nei dizionari, in "Studi linguistici italiani", vol. XXVIII, f. 2, 2002, pp. 272-297.
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Scheda di redazione - Firenze, Liceo Machiavelli - 05/09/2018
supervisore Francesca Cialdini - UniFI