romanziere
s. m. chi compone romanzi.
1602
[DELIN 1354 (I. Passavanti) "ramanziere", 1640 (Oudin) "romanziere", GRADITe av. 1686]
- Giacomo Pergamini,
Il memoriale della lingua [...] estratto dalle scritture de' migliori, e più nobili autori antichi, ridotto in ordine d'alfabeto, e diviso in due parti, per commodità del lettore. Opera, per la copia delle voci, dell'osservationi, e de' documenti, ch'in essa si contegono, necessaria non solo a segretarij, a prosatori, et a poeti, ma a ciascuno, che desideri di scriver regolatamente, in Venetia, appresso Gio. Battista Ciotti senese all'insegna dell'Aurora, 1602, s.v. Romanzi: "Romanzieri. Ciarlatani, cantambanchi. Circulatores. Giullari romanzieri, e Buffoni. Passav. 310".
Cfr. Sanzio Balducci, Retrodatazioni lessicali italiane, Alessandria, Edizioni dell'Orso, 2002.
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Scheda di redazione - 10/01/2022