rimmel
1
s. m. (cosm.) rossetto.
1921
- Roberto Bracco,
Il vicemé. Novella, in "La Lettura. Rivista mensile del Corriere della Sera", a. XXI, 1, gennaio 1921, p. 25: "Una discreta dose di rimmel alle labbra somiglianti i petali d'una orchidea".
Cfr. P. D'Achille, Parole nuove e datate. Studi su neologismi, forestierismi, dialettismi, Firenze, Cesati Editore, 2012. Sulla scorta dei risultati di "Google Ricerca Libri", D'Achille attesta la voce in un testo anteriore a quello pirandelliano, ma con altro significato.
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Paolo D'Achille - UniRoma3 e Accademia della Crusca - 02/04/2023
2
s. m. (cosm.) prodotto cosmetico costituito da un liquido denso, spec. di colore nero o marrone, da applicare sulle ciglia con uno spazzolino per dar loro corpo e risalto.
1927
[DELIN e GRADITe 1939 (Iacono)]
- Luigi PIRANDELLO,
L'amica delle mogli, Maschere nude, vol. XXII, II ed., Milano, Mondadori, 1927, p. 35 ss: "Ninetta: 'Oh guarda! Il Rimmel? Eh, lo credo allora che ti bruciano!'. Rosa: 'Mi pareva, infatti, ch'avesse negli occhi qualcosa di nuovo...'".
Cfr. P. D'Achille, Parole nuove e datate. Studi su neologismi, forestierismi, dialettismi, Firenze, Cesati Editore, 2012. Il termine, deonomastico di matrice anglo-francese, è retrodatato di un decennio. L'opera pirandelliana del 1927, fonte della retrodatazione recuperata e commentata da D'Achille, mostra l'interesse dei testi teatrali nell'uso dei neologismi; attraverso l'uso di "Google Ricerca Libri", D'Achille introduce di nuovo l'anteriorità dell'attestazione in francese (A la flamme de Paris. Roman de la vingtième année, 1910).
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Paolo D'Achille - UniRoma3 e Accademia della Crusca - 13/02/2023