rifarsi la bocca

loc. verb. ingerire cibi graditi dopo aver mangiato qualcosa di non buono.
1817 [DELIN 1887 (Petrocchi)]
- Edmondo DE AMICIS, Costantinopoli, 1878, Il Gran Bazar, p. 191: "in mezzo agl’infiniti barbarismi, si senton dire di tratto in tratto, da coloro che hanno qualche coltura, delle frasi scelte e delle parole illustri (…); ricordi di letture d’Antologia, colle quali molti di quei nostri buoni compatrioti cercano, nei ritagli di tempo, di rifarsi la bocca al toscano parlar celeste". Cfr. Biasci 2012a.
- Carlo COLLODI (Carlo LORENZINI), Le avventure di Pinocchio, 1883, cap. XVII: "A me l'amaro non mi piace. - Bevila: e quando l'avrai bevuta, ti darò una pallina di zucchero, per rifarti la bocca. - Dov'è la pallina di zucchero? - Eccola qui, - disse la Fata, tirandola fuori da una zuccheriera d'oro". Cfr. Biasci 2012.
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Scheda di redazione - UniUPO - 17/09/2024