riacciuffare

v. tr. acciuffare di nuovo.
1850 [GRADITe 1949 (E. Vittorini)]
- Teatri e spettacoli, in "La fama", a. IX, n. 1-2, 14 gennaio 1850, p. 5: "[...] il Casati è tale coreografo, i suoi concittadini [?] sanno per molti esempi, che varrà di leggieri a riacciuffare fortuna pei capegli: è quistion d'occasione, e questa non sarà certamente gran fatto lontana".
- Giovanni FALDELLA, Le figurine, 1875, Gioberti e Radescki: "ne abboccava uno, lo lasciava andare, lo rintuzzava a calci, azzannava l'altro, e poi, ributtandolo, riacciuffava il primo con mattie da cane alle prese colla lepre, da gatto alle prese coi topi". Cfr. Biasci 2012a.
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Mariella Canzani - Collaboratrice Accademia della Crusca - 02/02/2025