retroscena
s. f. parte del palcoscenico che rimane invisibile agli spettatori.
1790-93
[DELIN 1905, GRADITe 1884]
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[Nota dell’Alfieri alla sua versione del "Formione" di Terenzio], eseguita negli anni 1790-93, cit. in Vittorio Alfieri, Traduzioni, vol. III, Terenzio, a cura di Maria Rosa Masoero, Asti, Casa d'Alfieri, 1984, p. 554: "Il vecchio, veduti costoro, rimane su la retro-scena per ascoltarli".
Cfr. Paolo D’Achille, Domenico Proietti, Parole del (e dal) palcoscenico, in L’italiano sul palcoscenico, a cura di Nicola De Blasi, Pietro Trifone, Firenze, Accademia della Crusca - goWare, 2019, pp. 163-176 (anche e-book).
Lo Zingarelli 2024 data la voce 1845.
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Paolo D'Achille - UniRoma3 e Accademia della Crusca - 19/12/2023