Retrodatazione di restitutio in integrum - Data di prima attestazione

1 loc. s. f. inv. (vc. lat., dir.) decisione del magistrato che poneva nel nulla qualsiasi atto giudiziario materiale o processuale.

1847 [GRADITe 2007]

- Friedrich Carl von Savigny [trad. it. C. Moschitti], Il diritto romano, prima versione italiana col confronto della legislazione delle Due Sicilie del giudice Ciro Moschitti, vol. I, Napoli, 1847, p. 174: "Così la L. 86 pr. de adqu. her. (XXIX, 2), porta restitutio in integrum certamente una volta".

Cfr. A. Simone, Latinismi non adattati di ambito giuridico, in "AVSI", vol. II, 2019, pp. 79-80.

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2 loc. s. f. inv. (vc. lat., dir.) ripristino dell’originario stato di diritto, alterato dal verificarsi di gravi circostanze.

1858 [GRADITe 2007]

- Luigi Frojo, Comento alle leggi di procedura civile, parte III, Napoli, Stab. Tipografico delle Belle Arti, 1858, p. 168: "quindi se il condannato poteva appellare, non era ricevuto, proponendo la restitutio in integrum, essendo che il primo rimedio al pari del secondo efficace conduceva il proponente là ove egli bramava".

Cfr. A. Simone, Latinismi non adattati di ambito giuridico, in "AVSI", vol. II, 2019, pp. 79-80.

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3 loc. s. f. inv. (vc. lat., dir.) modalità di risarcimento che consiste nel ripristinare una situazione di fatto, esistente prima che il danno fosse prodotto.

1882 [GRADITe 2007]

- «Bollettino ufficiale della Direzione generale del demanio e delle tasse», II s., vol. VIII, 1882, p. 342: "ma certo sta la medesima ratio per ammettere il creditore quasi ad una restitutio in integrum contro la erronea quietanza".

Cfr. A. Simone, Latinismi non adattati di ambito giuridico, in "AVSI", vol. II, 2019, pp. 79-80.

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