quinta

s. f. (teatr.) grande pannello di stoffa o di tela, spec. scorrevole e orientato in prospettiva, che simula sul palco l’ambientazione della scena rappresentata.
1772-74 [DELIN 1780-98, GRADITe av. 1806]
- Carlo Gozzi, La donna serpente, in Id., Opere, Venezia, Colombani, 1772-74, tomo II, p. 74: "Badur (disperato) Signor… vero è pur troppo… Io son scoperto… / Da quel velen… da ignominiosa morte/ Tormi saprò colla mia stessa mano (Trae un pugnale, si ferisce e cade entro alle quinte)".
Cfr. Paolo D’Achille, Domenico Proietti, Parole del (e dal) palcoscenico, in L’italiano sul palcoscenico, a cura di Nicola De Blasi, Pietro Trifone, Firenze, Accademia della Crusca - goWare, 2019, pp. 163-176 (anche e-book).
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Paolo D'Achille - UniRoma3 e Accademia della Crusca - 14/12/2023