pussa via

inter. (vc. roman.) esclamazione per liberarsi di una persona, di un animale o di una cosa molesta e sgradevole.
1906
- Luigi Locatelli, Oronzo E. Marginati intimo. Note autobiografiche, confessioni e sfoghi di un’anima candida sotto la protezione illimitata del Travaso delle idee, Roma, Officina poligrafica italiana, 1906, p. 77: "Io il bigliardo no, io le donne non ne parliamo, io i liquori pussavia".
Cfr. Paolo D’Achille, "Pussa via!" tra romanesco e italiano, in "Contributi di filologia dell’Italia Mediana", vol. XXX, 2016, pp. 251-269. Dopo confronto con la redazione dello Zingarelli, la data al 1851 della voce risulta essere errata.
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Paolo D'Achille - UniRoma3 e Accademia della Crusca - 14/12/2023