pidocchino

agg. scherz., estremamente minuto, e, anche disordinato (una grafia).
1865 [GRADITe 1898 (E. De Amicis, "Capo d'anno")]
- Edmondo De Amicis, Fra scuola e casa, Milano, Treves, 1892, p. 297: "E le [poesie] le aveva tutte scritte in caratteri pidocchini su un quadernetto di carta velina". Cfr. Puccini 2006.
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Mariella Canzani - Collaboratrice Accademia della Crusca - 07/07/2023