petecchio

s. m. (vc. triest.) grappa.
1912 [GRADIT 1915]
- Scipio SLATAPER, Il mio Carso, 1912, parte III: "Il capo beve petecchio come acqua, e non traballa mai, ma andando coi suoi passi ben piantati vigila dall'alba alla notte il lavoro".
Cfr. G. Biasci, Nuove retrodatazioni da testi letterari otto-novecenteschi, Roma, Aracne, 2012.
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Scheda di redazione - UniUPO - 17/09/2020