penetrare

1 v. intr. addentrarsi in uno stretto passaggio.
av. 1294 [GRADITe av. 1321]
- Guittone d'Arezzo, Rime, av. 1294 (tosc.): "Penetro - che modo - can aporto...".
- DANTE Alighieri, Commedia, Par., c. 20.24, av. 1321 (fior.): "E come suono al collo de la cetra / prende sua forma, e sì com' al pertugio / de la sampogna vento che penètra...".
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Scheda di redazione - TLIO - 02/09/2022
2 v. intr. permeare e attraversare in profondità uno spessore materiale; in riferimento alla luce, passare attraverso corpi non completamente opachi.
1271-1300 [GRADITe av. 1321]
- Jacopone da Todi, Laude, 1271-1300 (tod.): "ai santi stette en core, 'n Francesco for è escito / lo balsamo polito che 'l corpo ha penetrato".
- DANTE Alighieri, Commedia, Par., c. 1.2, av. 1321 (fior.): "La gloria di colui che tutto move / per l'universo penetra, e risplende / in una parte più e meno altrove".
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Scheda di redazione - TLIO - 07/12/2022