morte apparente

loc. s. f. (med.) stato di un corpo animale somigliante alla morte.
1833 [GRADITe]
- Gaetano Lenzi, Raccolta di prose italiane antiche e moderne, vol. II, Bologna, presso l'editore Lodovico di Gio. Bortolotti, 1838, "Lettera di Felice Avetrani all'eccellentissimo Magistrato di Sanbenedetto. Della Macchina dell'Hunter per gli annegati", Falerone, 25 febbraio 1833, p. 210: "Ondeché non solamente in circostanza di sommersione; ma in coloro eziandio, che trovansi in istato di morte apparente per causa fulminea, o per aria irrespirabile, o per sospensione, o per soffocamento, o per apoplesia, o per epilessia, o per terrore ed ira, o per effetto di sostanze venefiche, e ogni volta che il male procederà dalla sospesa azione del polmone, è da reputare cotesto mantice il valevolissimo de' rimedi".
Cfr. Sanzio Balducci, Retrodatazioni lessicali italiane, Alessandria, Edizioni dell'Orso, 2002.
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Scheda di redazione - 25/02/2021