mordeggiare

v. tr. mordicchiare.
1910 [GRADIT 1913]
- Gabriele D'Annunzio, Forse che sì, forse che no, 1910, libro II: "Il fratello la trasse a sé con uno di quei gesti quasi violenti ch'egli usava verso la salvatichetta pel vezzo di aizzarla come una cucciola permalosa che nel gioco imbizzisce e mordeggia".
Cfr. Gianluca Biasci, Retrodatare con il RALIP. Mille retrodatazioni da opere narrative tra Otto e Novecento, Roma, Aracne, 2012.
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Scheda di redazione - Firenze, Liceo Machiavelli - 11/10/2018
supervisore Francesca Cialdini - UniFI