molibdeno

s. m. elemento chimico appartenente ai metalli di transizione, con numero atomico 42, che allo stato puro si presenta come un metallo di colore grigio argento, chimicamente inerte, caratterizzato da elevato grado di duttilità e da buona conducibilità del calore e dell'elettricità.
1785 [GRADIT 1809]
- Giulio Candida, Sulla formazione del molibdeno, Napoli, presso Giuseppe-Maria Porcelli, 1785, pp. 40-41: "Anzi se vogliamo attenerci a quello, che ne scrisse lo stesso Wallerio, il ferro fuso, o il regolo marziale nell'acqua salina, o nell'acqua forte lasciato per un convenevole spazio di tempo, acquista la faccia, e l'indole del molibdeno; e se vogliamo a lui credere, anche il ferro sciolto dal zolfo, dopo la fatiscenza nell'aria; prende una struttura uguale ad esso".
Cfr. Mario Piotti, Retrodatazioni di viaggio, in "Italiano LinguaDue", vol. V, n. 1, 2013, pp. 207- 242.
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Scheda di redazione - Firenze, Liceo Machiavelli - 05/06/2018
supervisore Francesca Cialdini - UniFI