metterza
agg. nelle raffigurazioni iconografiche, è detto di S. Anna, rappresentata come terza figura, con la Madonna che tiene in braccio il bambino Gesù.
1910
[GRADITe 1967]
La retrodatazione di questa parola nasce da un suggerimento contenuto in un intervento di Paolo D'Achille, Per la storia di un aggettivo femminile in un soggetto dell’iconografia cristiana: (Sant’Anna) “metterza”, in Alla frontiera del testo.
Studi in onore di Maria Antonietta Terzoli, a cura di Muriel Maria Stella Barbero e Vincenzo Vitale, Roma, Carocci, 2022, pp. 583-599. D'Achille ha mostrato come siano errate le indicazioni etimologiche correnti (e anche alcune definizioni lessicografiche), e come questo termine sia stato messo in circolazione da Roberto Longhi degli anni '40 del Novecento. Lo stesso D'Achille invitava a cercare quale fosse la presenza del temine in testi italiani anteriori alla saggistica di Longhi, e la presente retrodatazione è il primo frutto delle sue indicazioni.
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Claudio Marazzini - Accademia della Crusca - 27/02/2023