mattata

s. f. azione da matto.
1870 [DELIN e GRADIT 1905 (De Amicis)]
- Carlo Dossi, Vita di Alberto Pisani, si cita da Id., Opere, a cura di D. Isella, Milano, Adelphi,1995, p. 172: "[...] o compagnìe di brilli, che, ferma la pincionella alla soglia, fan la mattata di entrare; o scolarucci, i quali, marinata la scuola, gìrano a rintracciare sulle etichette dei morti gli errori d'ortografìa".
Lombardismo (cfr. D. Isella, La lingua e lo stile di Carlo Dossi, Milano-Napoli, Ricciardi, 1958, p. 34): fà la mattada 'fare la stravaganza, la stranezza'; cfr. mattoide 'chi si comporta da matto', attribuito a Dossi (1884) in DELIN, s.v.
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Ludovica Maconi - UniUPO - 15/07/2017