marsala

s. m. inv. dal nome della città omonima; (enol.) vino bianco liquoroso e profumato, prodotto nella Sicilia occidentale.
1827 [DELIN 1855 (Fanfani) "marsalla", 1860 (TB), GRADITe 1860]
- Antonio Bresciani, L'ebreo di Verona, in "La civiltà cattolica", vol. III, 1850, cap. XVI, p. 288 [ed. 1852, vol. II, p. 121]: "Lo Sterbini, ch'era il re della mensa, disse al valletto: porta il madera. – Subito – e corre alla credenza. – No, bestia; questo è il bordò, l'hai girato di già due volte: il madera ti dico. – Bravo; e dopo i fagiani mescerai il marsalla; e dopo lo storione il bellet, ch'è il nostro Radetzky. – E il Sciampagna quando lo volete?" – Ah il nostro Carlo Alberto! lo ci verserai per ultimo, ch'è spumeggiante e razzente proprio fatto pe' brindisi all'Italia". Cfr. Balducci 2002.
Cfr. Ludovica Maconi, Antipasti di parole della cucina e l'arte di datar bene, in Laboratorio di ArchiDATA 2020. Retrodatazioni lessicali: storia di cose e di parole, a cura di Ludovica Maconi, Firenze, Accademia della Crusca, 2020, pp. 61-93.
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Scheda di redazione - 07/06/2021