manducare
1
v. tr. ingerire alimenti per nutrirsi.
sec. X
[GRADITe av. 1321]
-
Glossario di Monza, sec. X (sett.): "de mandegare: dosmetinaisefaimo...".
- DANTE Alighieri,
Commedia, Inf. c. 32.127, av. 1321 (fior.): "e come 'l pan per fame si manduca, / così 'l sovran li denti a l'altro pose / là 've 'l cervel s'aggiugne con la nuca...".
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2
v. tr. pron. (fig.) straziare con tormenti, consumare.
1302-1308
[GRADITe av. 1321]
- Bartolomeo da San Concordio,
Ammaestramenti degli antichi latini e toscani, 1302-1308 (pis.>fior.): "La 'nvidia prima nuoce a sé medesima, e prima morde il suo autore, perch' ella è tignuola dell' anima, la quale mangia il senso, arde il petto, tormenta la mente, e 'l cuore come pistolenzia si manduca".
- DANTE Alighieri,
Rime, av. 1321 (fior.): "Che più mi triema il cor qualora io penso / di lei in parte ov'altri li occhi induca, / per tema non traluca / lo mio penser di fuor sí che si scopra / ch'io non fo de la morte, che ogni senso / co li denti d'Amor già mi manduca...".
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