maluccio

avv. alquanto male.
1892 [GRADIT 1906]
- Emilio DE MARCHI, Arabella, 1892, parte IV: "se invece vuol suscitare rumori, scandali, o pretende che la legge si abbia a cangiare pe' suoi begli occhi, allora si taglia la strada sotto i piedi, lega le mani a noi, ci compromette e da un maluccio fa nascere un malaccio".
Cfr. G. Biasci, Nuove retrodatazioni da testi letterari otto-novecenteschi, Roma, Aracne, 2012.
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Scheda di redazione - UniUPO - 03/07/2020