mafioso
agg. e s. m. che, chi è affiliato alla mafia, cfr. vc. maffioso.
1866
[GRADIT e DELIN 1890]
- Vincenzo Maggiorani,
Il sollevamento della plebe di Palermo e del circondario nel settembre 1866, Palermo, stamperia militare, 1866, p. 21: "Un più o meno alto grado di mafia decide della fortuna di un picciotto fino al punto che se ne tiene gran conto nel trattare matrimoni! (...) È certo che ad un vero mafioso non mancherà mai da vivere agiatamente e rispettato!".
Cfr. S. C. Sgroi, Ramificazioni (e retrodatazioni) mafiose: la "mafia" in "Google", in "Studi di lessicografia italiana", vol. XXX, 2013, pp. 273-289. In questo articolo, Sgroi analizza la ricchezza e la vitalità del paradigma derivazionale di mafia, in siciliano e in italiano; per ogni voce propone un aggiornamento e, se possibile, una retrodatazione.
---
Scheda di redazione - 23/09/2018