mafiosità

1 s. f. carattere mafioso.
1956 [GRADIT sec. XX]
- R. Candida, Questa mafia, Roma-Caltanissetta, Sciascia ed., 1956, p. 27: "in quelle parti della Sicilia dove la mafiosità è più in auge".
- F. Calasso, Enciclopedia del diritto, vol. XVI, Milano, Giuffrè, 1958, p. 144: "consapevolezza della 'mafiosità' dell'associazione e degli interessi perseguiti".
- M. Pantaleone, Mafia e politica, Torino, Einaudi, 1962, p. 271: "una adeguata campagna di stampa capace di portare tutto il popolo siciliano a sentire vergogna per lo spirito di mafiosità".
Cfr. S. C. Sgroi, Ramificazioni (e retrodatazioni) mafiose: la "mafia" in "Google", in "Studi di lessicografia italiana", vol. XXX, 2013, pp. 273-289: in questo articolo, Sgroi analizza la ricchezza e la vitalità del paradigma derivazionale di mafia, in siciliano e in italiano; per ogni voce propone un aggiornamento e, se possibile, una retrodatazione.
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Scheda di redazione - 23/09/2018
2 s. f. mafia, mafioso.
1961
- G. Longo, La Sicilia è un'isola, Milano, Martello, 1961, p. 228: "don Calò, il capo riconosciuto di tutta la mafiosità".
Cfr. S. C. Sgroi, Ramificazioni (e retrodatazioni) mafiose: la "mafia" in "Google", in "Studi di lessicografia italiana", vol. XXX, 2013, pp. 273-289: in questo articolo, Sgroi analizza la ricchezza e la vitalità del paradigma derivazionale di mafia, in siciliano e in italiano; per ogni voce propone un aggiornamento e, se possibile, una retrodatazione.
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Scheda di redazione - 23/09/2018