lacedemonio

agg., s. m. spartano.
1291-1300 [GDLI 1544 (Bandello)]
- Brunetto Latini [volg. Bono Giamboni], Tesoro, 1291-1300 (fior.), l. 8, cap. 32 (cit. dall'ed. a cura di Luigi Gaiter, Bologna, presso Gaetano Romagnoli, 1878-1883, vol. 4, pag. 108.8): "Poi che li Lacedemoni ebbero preso Atene, elli ordinarono trenta uomini [...]".
- Angelo Poliziano, La favola di Orfeo, 1480, Lettera dedicatoria: "Solevano i Lacedemonii [...], quando alcuno loro figliuolo nasceva o di qualche membro impedito o delle forze debile, quello esponere subitamente, né permettere che in vita fussi riservato". Cfr. Puccini 2011.
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Scheda di redazione - TLIO - 18/02/2024