irrobustirsi

v. divenire robusto.
1882 [DELIN 1920 (F. Tozzi)]
- Paolo VALERA, Alla conquista del pane, 1882: "All'officina, s'irrobustiscono tanto che digerirebbero il granito. Affezioni di petto, nevrosi, emicranie, fiacchite non sono da loro conosciute. Ritornano in seno alle loro famiglie stracchi morti, mangiano un boccale di minestra in quattro cucchiaiate e a letto".
Cfr. G. Biasci, Nuove retrodatazioni da testi letterari otto-novecenteschi, Roma, Aracne, 2012.
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Scheda di redazione - UniUPO - 15/09/2020