in gringola

loc. avv. in vena.
1737
- Carlo Goldoni, Lugrezia romana in Costantinopoli. Dramma comico da rappresentarsi in musica dalla compagnia de' comici nel teatro Grimani di San Samuele il carnovale dell'anno 1737, Venezia, appresso Alvise Valvasense, 1737, I, 3: "Adesso son in gringola".
- Carlo Goldoni (pseud. Polisseno Fegejo), Buovo d'Antona. Dramma giocoso per musica da rappresentarsi nel teatro Giustinian di San Moisè il carnovale dell'anno 1759 , Venezia, appresso Modesto Fenzo, 1759, III, 8: "Perché mi sento gringola / di far il matrimonio. / Via sposatemi presto; / io Cleopatra sarò, voi Marcantonio".
Cfr. Fabio Rossi, L'italiano (buffo) pregoldoniano: tra "Umgangssprache" e "Bühnensprache", con oltre cento retrodatazioni, in "Studi di lessicografia italiana", vol. XXXVIII, 2021, pp. 173-219.
Gringola è termine veneziano: 'allegria, desiderio'.
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Scheda di redazione - 12/04/2022