implicitezza

s. f. l'essere implicito.
1853 [GRADIT sec. XX]
- Antonio Rosmini, Logica libri tre, Torino, Pomba e comp. 1853, p. 134: "La forma impropria de' giudizi deriva da cinque cause: [...] 4° Implicitezza, per la quale nel predicato e nel subietto c'è qualche cosa di nascosto e d'oscuro".
Cfr. A. Monaldi, Mille retrodatazioni, Roma, Bonacci, 2012.
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Scheda di redazione - UniUPO - 18/03/2020