ignavo

agg. e s. m. (lett.) che o chi è privo di forza morale, è inerte di fronte alla scelte da compiere.
1385-95 [DELIN e GRADIT 1525]
- Francesco di Bartolo da Buti, Commento all'Inferno, 1385-95 (pis.): "Questi uomini vecordi et ignavi che ben s' adoperano in nulla, se non a nutricare il corpo come bestie, dispiacciono a Dio, et al mondo, et al diavolo".
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Scheda di redazione - TLIO - 20/12/2019