iconografia
s. f. (arte) parte dell'iconologia che si occupa dell'elencazione sistematica delle raffigurazioni relative ad un soggetto.
1669
[DELIN 1798 (Alberti di Villanova), av. 1823 (V. Cuoco), GRADITe av. 1796 (C. C. Rezzonico, "Viaggio in Inghilterra")]
- Giovanni Angelo Canini,
Iconografia, cioè Disegni d'imagini de famosissimi monarchi, regi, filosofi, poeti ed oratori dell'antichità, cavati da frammenti de marmi antichi, e di gioie, medaglie, d'argento, d'oro, e simili metalli, [...], data in luce con aggiunta di alcune annotationi, da Marc'Antonio Canini fratello dell'autore, in Roma, nella stamparia d'Ignatio de' Lazari, 1669.
- Filippo Musenga,
Iconografia, o sia Descrizione in figura dell'apparizion della croce a Costantino il Grande, e delle croci, ed abiti dell'Angelico sagro, e militar ordine costantiniano di S. Giorgio, Napoli, per Vincenzo Flauto, 1766. Cfr. Balducci 2002.
Cfr. Mariella Canzani, "Iconografia", "iconografo": i significati dell'immagine, consulenza linguistica di Crusca del 5 novembre 2021.
Filologicamente inattendibile è la datazione proposta dal dizionario Zingarelli (dall’edizione 2008) del 1585, che rimanda a una delle più recenti edizioni della Piazza universale di tutte le professioni del mondo di Tommaso Garzoni, pubblicata a Venezia appunto in quell’anno. La lezione del testo originale (e delle successive edizioni antiche), all’inizio del discorso 107, è in realtà icnographia (o icnografia, a seconda delle varie edizioni; quella del 1665, l’ultima delle antiche, riporta per errore ionografia), un termine tecnico dell’architettura. Usato da Vitruvio (De architectura, I, 2, 2), il termine ichnographia indica l’atto del tracciamento impresso sul terreno (íchnos in greco è appunto la ‘traccia’), il quale necessita anche di un disegno preliminare; tradotto genericamente con ‘pianta’, è interpretabile come rappresentazione dell’edificio in piano.
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Consulenza linguistica di CRUSCA - 12/04/2022