hybris

s. f. inv. (vc. gr.) (filos.) trasgressione, violazione del limite e del giusto mezzo. Nell’antica Grecia, vissuta fin dai tempi omerici e poi teorizzata come l’errore umano più grave e più gravido di pericolose conseguenze per chi se ne rendesse responsabile, centrale in vicende mitiche, nei testi letterari, specialmente drammatici, e nelle riflessioni filosofiche.
1868 [GRADITe 1936]
Cfr. M. Caputo, Grecismi non adattati (lettere A-L), in "AVSI", vol. II, 2019, p. 111.
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AVSI - Archivio per il Vocabolario Storico Italiano - 24/02/2023