gattaro
s. f. (vc. roman.) chi dà da mangiare ai gatti randagi.
1962
[GRADITe 1988]
- Giuseppe D'Arrigo,
Roma: miti, riti, siti, tipi, con una lettera di Ceccarius all'autore, Roma, IN.GR.ED., 1962, p. 298: "tante sono le vecchine di Roma, le mamme dei gatti o più comunemente le gattare, che giornalmente recano loro il cibo preferito e che li conoscono tutti, uno per uno, tanto che li chiamano a nome perché li hanno tutti battezzati a modo loro, a seconda del colore, della razza e della grandezza".
Cfr. Paolo D’Achille, Elisa Altissimi, Kevin De Vecchis, Ma che ce stanno a fà? Le parole di Roma nella lessicografia italiana, Firenze, Franco Cesati, 2022 (Linguistica e critica letteraria, n.s., 28).
Lo Zingarelli 2024 data la voce 1986.
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Paolo D'Achille - UniRoma3 e Accademia della Crusca - 15/12/2023