garibaldiano
s. m. soldato di Garibaldi.
1851
[DELIN (Panzini), GRADITe 1861]
- Antonio Bresciani,
L'ebreo di Verona, in "La civiltà cattolica", vol. VII, 1851, Appendice II, p. 58 [ed. 1852, vol. IV, p. 180]: "I mestatori avevan già fatto loro accordi secreti con Garibaldi e convenuto di quanto era ne' loro avvisi, sicché, colto il momento, fan correr voce che i garibaldiani minacciavan la città di sacco; e la paura e lo sdegno crescea".
Cfr. Sanzio Balducci, Retrodatazioni lessicali italiane, Alessandria, Edizioni dell'Orso, 2002. Per la storia di garibaldino cfr. DELIN: "secondo il Panz. Diz. orig. garibaldiano; certamente si trova, prec., garibaldesco: 1853, G. G. Belli, Lettere, Giornali, Zibaldone, Torino, 1962, p. 416; in uso almeno fino al 1913, L. Pirandello".
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Scheda di redazione - 22/12/2021