furoreggiare

v. suscitare grande entusiasmo.
1867 [DELIN e GRADIT 1876]
- Ippolito NIEVO, Le confessioni di un italiano, 1867, cap. XI: "una sua tragedia, il Tieste, rappresentata nel gennaio allora decorso sul teatro di Sant'Angelo, avea furoreggiato per sette sere filate".
Cfr. Gianluca Biasci, Retrodatare con il RALIP. Mille retrodatazioni da opere narrative tra Otto e Novecento, Roma, Aracne, 2012.
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Scheda di redazione - Firenze, Liceo Machiavelli - 02/11/2018
supervisore Francesca Cialdini - UniFI