frustrare
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v. tr. (psicol.) determinare l'insorgere di una frustrazione.
av. 1338
[DELIN e GRADIT av. 1420]
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Valerio Massimo, prima red., av. 1338, L. 9, cap. 16, pag. 679.4 (fior.): "A Milano fue ripressa la malvagità d' una donna in simile bugìa, nel tempo medesimo di questo signore della republica, in questo modo: che una femina la quale si faceva essere Rubrica, e si credea che falsamente fosse perita in foco, interponendo che beni suoi fossero (e non appartenessero a lei), e ella avendo testimonii splendidi di ciò chenti si richiedevano, e il favore della congregazione Agusta [non] li venisse meno, per la fermezza inespugnabile di Cesare partissi costei frustrata del suo falso proponimento".
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Scheda di redazione - TLIO - 04/02/2020
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v. tr. rendere vano.
1357
[DELIN e GRADIT av. 1420]
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Costituzioni Egidiane del 1357, 1357, L. IV, cap. 35, pag. 666.29 (umbro-romagn.): "E se quello acto, contra lo quale fisse opposto, fisse vetato o la deffesa altra volta fosse licita e iusta o permessa, o se cotale deffesa o prohibition fisse opposta contra lo judice o officiale, quando adoperasse quelle cose le quale pertenone al suo officio, forse per cagione de frustrare lo judicio, o al segnore per lo vassallo, quand'ello requere li devuti et consueti servicij, cotale prohibicione o deffesa et a cotali facti casi nessuna cosa adoperene e possa fire refitata sença pena".
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Scheda di redazione - TLIO - 25/10/2019