ex voto
s. m. inv. (vc. lat.) oggetto dedicato a una divinità.
1738
[DELIN e GRADITe av. 1795]
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Bituricen. Canonizationis Sanctae Joannae Valesiae […] Informatio, s.n.t., 1738, p. 80: "di sopra al Sepolcro della detta Venerabile, ho veduto pure molti quadretti in varj luoghi della Chiesa rappresentanti degli ex voto, il che è cotanto pubblico, che non puole essere ignorato dai Superiori".
Cfr. Paolo D’Achille, Varietà di italiano (e non solo) nelle scritte degli ex voto, in L’italiano tra parola e immagine: graffiti, illustrazioni, fumetti, a cura di Claudio Ciociola e Paolo D’Achille, Firenze, goWare, 2020, pp. 101-122.
Dopo confronto con la redazione dello Zingarelli, la data al 1544 della voce risulta essere molto dubbia.
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Paolo D'Achille - UniRoma3 e Accademia della Crusca - 12/12/2023