eucaristia
s. f. uno dei sacramenti della Chiesa cattolica, in cui, sotto le specie del pane e del vino, si contengono realmente il corpo, il sangue, l'anima e la divinità di Gesù Cristo, come tale accettato, con varianti di dottrina teologica, dalla Chiesa ortodossa, dalla Chiesa luterana e da altre confessioni cristiane.
1306
[DELIN e GRADITe sec. XIV]
- Giordano da Pisa,
Quaresimale fiorentino, 1306 (pis.>fior.): "contra la malizia è posto il sacramento de l'altare, il Corpo di Cristo, e però è detto Eucaristia, cioè a dire buona grazia...".
- Iacomo della Lana,
Commento alla "Commedia", 1324-28, cit. dall'edizione critica a cura di Mirko Volpi, to. II, Roma, Salerno editrice, 2009, canto XIX, Introduzione, 7, pp. 1311 e 1313 (versione fiorentina; pp. 1310 e 1312 (versione bolognese): "Alla sesta cosa è da sapere che le prelazioni ecclesiastiche della prima vita caggiono sotto il sagramento de l’ordine, lo quale è sacramento della aministratione delli altri sacramenti e spetialmente di quello della eucaristia ch’è a consecrare l’ostia e ’l vino e farlo transustanziare veracemente nel corpo e nel sangue di Cristo".
- Iacomo della Lana,
Commento alla "Commedia", 1324-28, cit. dall'edizione critica a cura di Mirko Volpi, to. II, Roma, Salerno editrice, 2009, canto XI, 13 (versione fiorentina): "Puòsi intendere spirituale in due modi: l’un partiene solo a quelli che sono della prima vita e questo è proprio la eucarestia, cioè lo corpo e ‘sangue di Cristo, ch’è lo sacramento della messa".
Cfr. Claudia Tarallo, "Eucaristia"/"eucarestia": due vocali per un sacramento, consulenza linguistica di Crusca del 27 gennaio 2025.
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Scheda di redazione - TLIO - 03/02/2025