espresso
1
s. m. lettera o plico urgente, e forse il vettore di tale lettera o plico.
1798
[DELIN 1841 (S. Pellico), GRADITe 1804]
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"Gazzetta Nazionale della Liguria", 30 giugno 1798, p. 23, colonna 1: "Un espresso, giunto questa mattina al Direttorio, ha recato la notizia, che i nostri valorosi Repubblicani sono di nuovo alle mani coi Piemontesi".
Cfr. Fiorenzo Toso, Nuove retrodatazioni da testi del periodo rivoluzionario (1797-1806), in "Lingua e stile", vol. XLIV, f. 2, 2009, pp. 209-230.
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Scheda di redazione - Firenze, Liceo Machiavelli - 13/02/2023
supervisore Francesca Cialdini - UniFI
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s. m. caffè espresso. Cfr. anche caffè espresso.
1887
[DELIN e GRADITe 1918]
- Raffaele Andreoli,
Vocabolario napoletano-toscano, Torino, Paravia, 1887, p. 253, s.v.: "Espresso: sost., messo spedito a bella posta, [...] I caffettieri fiorentini dicono 'Un a posta' un caffè fatto a posta per un avventore".
Cfr. P. D'Achille, Parole nuove e datate. Studi su neologismi, forestierismi, dialettismi, Firenze, Cesati Editore, 2012. Il volume analizza e retrodata termini dell'italiano contemporaneo, attraverso il recupero di periodici d'annata, volumi e articoli della lessicografia recente.
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Paolo D'Achille - UniRoma3 e Accademia della Crusca - 01/04/2023