en passant
loc. avv. (vc. fr.) di sfuggita, incidentalmente.
1883
[DELIN 1886 (L. Capuana)]
- Vittorio IMBRIANI,
Dio ne scampi dagli Orsenigo, 1883, cap. XIV: "quando si mise in quell'impiccio, contava, che la fosse una faccenda en passant, non altro. Signornò, diventava affar serio ed eterno".
Cfr. G. Biasci, Nuove retrodatazioni da testi letterari otto-novecenteschi, Roma, Aracne, 2012.
---
Scheda di redazione - UniUPO - 14/09/2020